Come affrontare un divorzio e quanto costa?

Con questo articolo vogliamo parlare di come affrontare un divorzio e quali sono i costi da affrontare, ma prima di addentrarci nei dettagli vogliamo fare una piccola premessa.

Si sa il divorzio non ha solo una grande rilevanza dal punto di vista sentimentale ma anche e soprattutto dal punto di vista legale e quindi economico, non è facile affrontare la fine di una relazione coniugale soprattutto pensando al fatto che qualsiasi individuo si sposa con la consapevolezza che sarà per sempre.

Affrontare un divorzio sotto l’aspetto umano

Il primo pensiero che passa per la testa della quasi totalità delle persone che affrontano un divorzio è che quello accaduto sia una sconfitta personale: ci si sente falliti, non all’altezza di aver saputo affrontare le difficoltà; pertanto i primi tempi (a cavallo della separazione) si potrebbe avvertire un profondo senso di disorientamento.

Tutto ciò è estremamente naturale dal momento che quando ci si lascia si abbandona una grossa fetta della nostra quotidianità e di conseguenza senza più la propria persona accanto c’è tutto un mondo da ricostruire e un equilibrio da ritrovare.

Detto ciò il primo consiglio è quello di accettare la fine della relazione. Ovviamente i primi tempi il desiderio è quello di piangere tutte le proprie lacrime e non bisognerà trattenersi ma dar libero sfogo ai propri sentimenti in questo modo ne gioverà la nostra psiche e la nostra salute; per poter stare meglio e ricominciare una nuova vita è necessario ammettere le proprie debolezze ed il proprio dolore.

Una volta dato libero sfogo alle proprie emozioni sarà più semplice riflettere in maniera oggettiva sulla relazione e guardando alla situazione con distacco ci si accorgerà che i motivi della separazione erano più che giustificati.

Il secondo consiglio per affrontare un divorzio è quello di non isolarsi. È nella natura umana (dopo un evento così emotivamente catastrofico) rimuginare sui propri errori e isolarsi dal resto del mondo ma non è la cosa migliore. Pertanto vietato chiudersi nella propria stanzetta a guardare serie tv su serie tv: uscire con gli amici, partecipare a cene e festini può essere il primo passo verso la rinascita.

Il terzo ed ultimo consiglio è quello di affrontare questo periodo avendo una fonte di sostegno psicologico sicura e sempre presente in ogni momento, in questo senso la figura dello psicologo può essere un aiuto importante per affrontare un divorzio.

Una menzione particolare riguarda il comportamento da tenere in questi casi nei confronti dei figli, dovrebbe essere scontato ma è bene sottolinearlo: evitare di coinvolgerli nelle diatribe e cercare di aiutarli in ogni modo a vivere questo momento delicato facendo passare il messaggio che la fine di un matrimonio non implica la fine del ruolo di padre e di madre.

Affrontare un divorzio sotto l’aspetto legale

Iniziamo con il dire che fino all’emanazione della “Legge sul divorzio” in Italia non era presente una regolamentazione in materia di divorzi riconoscendo come unica causa di scioglimento del matrimonio la morte di uno dei coniugi. Con tale legge si prevede la possibilità per i coniugi di imboccare strade diverse a seconda che la separazione sia consensuale oppure conflittuale.

Nel caso della separazione consensuale i due coniugi trovano un accordo con o senza l’appoggio degli avvocati. L’accordo solitamente verte sulla necessità di stabilire un affidamento condiviso dei figli, la scelta di una dimora stabile del bambino presso uno dei due genitori e il diritto di visita dell’altro.

Questo tipo di separazione sarebbe la soluzione più logica per tutta una serie di ragioni. Innanzitutto per la rapidità della procedura, infatti se per una separazione conflittuale ci vogliono circa 3 anni per la sua definizione la durata della separazione consensuale è di pochi giorni adottando la procedura veloce. Ma la differenza più rilevante riguarda i costi, il costo di un divorzio conflittuale dipende da tutta una serie di fattori: numero di udienze, memorie, atti, complessità della fattispecie e molto altro. Quindi pur essendo difficilmente stimabile un costo preciso del servizio di supporto e assistenza legale, mediamente le tariffe per i casi meno complessi si aggirano intorno ai 1500-3000 euro.

Queste tariffe sono 2-3 volte maggiori a confronto con la separazione consensuale. Senza contare che affrontare un divorzio giudiziale comporta molto più stress e dispendio di energie mentali rispetto ad uno giudiziale. Pertanto il consiglio è quello di optare per la separazione consensuale qualora le circostanze lo permettano

Ilian

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