Gli estrattori di succo sono elettrodomestici comparsi sul mercato relativamente da pochi anni, ma hanno avuto un grandissimo successo tra le persone che vogliono gustare dei succhi di frutta buoni, freschi e più salutari possibili.
In questo ultimo periodo hanno praticamente sostituito i loro “predecessori”, le centrifughe, elettrodomestici diversi che estraevano comunque il succo dal frutto ma lo facevano con un metodo (la centrifugazione) molto “invasivo”, che non permetteva di conservare al meglio le qualità della frutta o della verdura di partenza.
Infatti se dobbiamo scegliere un estrattore, la scelta è davvero ampia e diversificata, come si può facilmente notare anche sul sito estrattoridisuccoafreddo.com, e può essere difficile districarsi tra i tanti prodotti disponibili sul mercato: ecco perché in questa pagina abbiamo pensato di raccogliere le caratteristiche fondamentali e più importanti per la scelta di un estrattore di succo, utili anche per capire se il costo, a volte piuttosto elevato, possa corrispondere ad un’effettiva qualità della macchina.
La dimensione del beccuccio
La dimensione del beccuccio, ovvero il diametro del foro di ingresso dal quale entra la frutta, è uno dei parametri meno considerati, ma anche uno dei più importanti. Questo parametro, infatti, fa la differenza tra il dover tagliare (o meno) la frutta prima di inserirla e quindi, il poter inserire la frutta intera. Ad esempio, un estrattore con un beccuccio di diametro cinque centimetri ci costringerà a tagliare almeno in quattro parti una mela, per poterla inserire ed estrarre.
Se è più piccolo dobbiamo fare ancora più parti, mentre se è più grande è possibile arrivare anche a poter inserire la nostra mela tutta intera. Non è un parametro che si valuta da solo, perché bisogna considerare anche la facilità di pulizia (ne parliamo più avanti), però dal punto di vista della comodità è molto importante: infatti permette di risparmiare molto tempo nella preparazione e nella sbucciatura della frutta (pensiamo a frutti con una buccia spessa come l’ananas), e rende molto più veloci le nostre estrazioni.
In generale, estrattori con un beccuccio grande sono da preferire rispetto a quelli con un beccuccio piccolo. Un parametro simile, ma di minor importanza, è anche la dimensione delle vie di uscita (solitamente ne hanno due, una per il succo e una per gli scarti fibrosi); la seconda a volte può essere molto piccola e gli scarti potrebbero bloccarsi all’ingresso. Nulla di difficile da risolvere, ma comunque è una caratteristica fastidiosa.
La semplicità della pulizia
Una delle operazioni più importanti per evitare di impazzire utilizzando l’estrattore è la pulizia. Trattandosi di una macchina che “gratta” la frutta, anche per diverso tempo, le parti che ci entrano in contatto rimarranno sporche di liquidi e fibra; se questo sporco viene tolto subito pulirlo è semplice, se aspettiamo troppo tempo l’acqua tenderà ad evaporare e le fibre ad attaccarsi alle parti più difficili da raggiungere (soprattutto i cestelli), per cui l’operazione di pulizia può diventare un incubo.
La semplicità di pulizia si valuta in base a diversi parametri:
- Il numero di pezzi: Di solito un estrattore si compone di due parti, una non lavabile (dove c’è il motore, per ovvi motivi) e una lavabile, che entra in contatto con la frutta. Qui le parti “immancabili” sono il beccuccio di ingresso, il contenitore con le vie di uscita, la vite e il cestello di estrazione, quattro pezzi da smontare e lavare. Da qui, più pezzi ci sono, più la pulizia diventa complessa.
- La facilità di smontaggio: se le parti da lavare sono poche, ma sono difficili da smontare, la pulizia può diventare complessa. E’ difficile valutare questo parametro, ma in base alle opinioni dei recensori o degli altri utenti si possono reperire informazioni su quanto sia semplice smontare l’estrattore per lavarlo.
- La lavastoviglie: sebbene sia conveniente lavare tutte le parti, appena usato l’estrattore, sotto l’acqua corrente, la pulizia più profonda è comoda se si utilizza la lavastoviglie. Importante quindi assicurarsi che le parti possano entrare in lavastoviglie per poterle lavare lì dentro.
Il numero di giri al minuto
Un altro parametro importante è anche il numero di giri al minuto, che è allo stesso tempo un vantaggio e uno svantaggio, in tutti e due i sensi. Gli estrattori hanno una velocità che va da circa 40 giri al minuto a circa 90 giri al minuto.
- Un estrattore che lavora lentamente ha il vantaggio di rispettare di più i nutrienti della frutta e della verdura che si estrae, e lo svantaggio di lavorare più lentamente. Più un estrattore è veloce, più si rischia l’ossidazione (e quindi una diversa conformazione chimica) di alcune molecole molto labili come l’acido ascorbico (la vitamina C) o gli antiossidanti, che vanno a perdersi. Se vogliamo un prodotto più salutare, quindi, è utile scegliere un estrattore lento, a scapito della velocità di produzione del succo.
- Un estrattore che lavora velocemente avrà più perdite, ma sarà anche molto più veloce nell’estrarre. Lo consigliamo soprattutto a chi deve estrarre grandi quantità di succo, per incaraffarlo o comunque servirlo a molte persone, altrimenti l’estrazione può diventare estenuante (un estrattore che estrae a 80 giri al minuto ha una velocità doppia rispetto a 40 giri al minuto, e se si devono estrarre 2/3 litri la differenza si fa sentire).
I cestelli
La maggior parte degli estrattori mette a disposizione più di un cestello di estrazione, e questo significa una maggior personalizzazione del succo che può essere prodotto, ma anche di altri prodotti che non sono i classici succhi di frutta. Di solito si possono trovare tre tipologie di cestelli:
- Un cestello a maglie più grandi, che permette di avere succhi più grossolani ma anche di poter inserire, per esempio, la verdura cotta per avere le passate o le vellutate;
- Un cestello a maglie più piccole, che permette di avere il classico succo con una grana molto fine;
- Un cestello senza maglie, che serve a fare i sorbetti; si inserisce nell’estrattore la frutta congelata e non esce alcun liquido (perché l’acqua è ghiaccio), così la frutta viene però “schiacciata” ed abbiamo una purea congelata che è, appunto, il sorbetto. La bassa velocità di rotazione (quindi il poco calore emesso) fa sì che la frutta non si scongeli durante la produzione.
Alcune estrattori li hanno a disposizione tutti e tre, inclusi, altre ne hanno a disposizione di aggiuntivi a pagamento, per altre ancora c’è un solo cestello compatibile, che offre quindi una personalizzazione minore.
La potenza
La potenza, misurata in Watt, indica la forza di rotazione del motore. Gli estrattori possono avere una potenza anche molto bassa (dell’ordine di 100 W), perché la velocità di rotazione è bassa e questo permette loro di funzionare, ma scegliere una potenza di rotazione più alta permette di:
- Evitare il blocco dell’estrattore perché alcune parti di frutta o di verdura sono rimaste incastrate all’interno. Non è una cosa rara, specialmente se si utilizzano pezzi troppo grandi e la potenza è bassa, e costringe a staccare l’estrattore e rimuovere manualmente il pezzo che blocca.
- Utilizzare la verdura più dura. Se la frutta in generale è morbida, alcune verdure come le carote e le barbabietole non lo sono, e una potenza del motore troppo bassa potrebbe rendere impossibile la loro estrazione.
Una potenza più alta, quindi, consente di evitare problemi di questo genere, ed è per questo consigliata.
Il rumore emesso
Infine, un parametro molto importante, anche se non fondamentale, nella scelta dell’estrattore, è il rumore emesso dalla macchina. Si misura in dB, e solitamente gli estrattori emettono dai 60 ai 70 dB di rumore, un range che può sembrare piccolo ma in realtà è molto ampio, a causa della scala dei DeciBel che è logaritmica.
In generale, più ci si avvicina a 60, o scendiamo sotto, meno sarà il rumore emesso dalla macchina; se un estrattore emette 60 dB di rumore si sente bene, ma non disturba il parlare, mentre con 70 dB non si riesce a parlare a causa del forte rumore, e ci può essere disturbo anche nell’ascolto del televisore.
La scelta dipende molto dalla stanza in cui mettiamo l’estrattore (la cucina è anche la sala? O sono due stanze separate?) e dal numero di persone che abbiamo in casa, però in generale si tratta di un valore che più basso è, meglio è.