Negli ultimi dieci anni il mercato delle birre artigianali italiane ha conosciuto un’importante evoluzione; molti si sono avvicinati a questa bevanda ed hanno iniziato a produrre la birra in casa ed altri invece hanno avviato dei microbirrifici. Oggi, basti pensare che da circa 800 etichette iniziali si è passati rapidamente alle oltre duemila riconosciute nell’ultimo periodo.
Solo recentemente la disciplina giuridica si è interessata in maniera fattiva del fenomeno e nel 2016 ha promulgato una serie di disposizioni atte a regolamentare il fenomeno delle birre artigianali.
Tre sono i punti cardine dell’ordinamento giuridico promulgato; per ottenere l’etichetta di birra artigianale, questa deve essere prodotta in birrifici indipendenti e non affiliati alle grandi multinazionali della birra.
Il prodotto finito, inoltre, non deve essere sottoposto processi tipici della grossa produzione industriale come la microfiltrazione e la pastorizzazione.
L’ultima tipicità dell’articolo è il quantitativo prodotto annuo che non può essere i 200.000 ettolitri.
Il mercato delle birre artigianali è in costante sviluppo e in un processo di acquisizione di consensi; il numero dei birrifici è decisamente aumentato a dispetto dei pesanti gravami fiscali imposti sul bene.
Le birre artigianali, infatti, sono gravate da pesanti accise che incidono sia sul costo finale sia sui margini di ricarico realizzati dai produttori. Tutto ciò in aperto contrasto, ad esempio, con la produzione e commercializzazione enologica che è invece esente da imposizioni di accise.
Considerazioni sulle birre artigianali italiane
La relativa gioventù del mercato non ha impedito la diffusione di alcuni preconcetti riferibili alle birre artigianali. Innanzi tutto non è corretto identificare questa tipologia di prodotto esclusivamente con un gusto amaro della birra. Benché i primi marchi di birre artigianali si siano fatti conoscere sul mercato per questa peculiarità, oggi esiste la più ampia casistica di sapori possibile in grado di soddisfare anche i palati più esigenti.
Allo stesso modo, non è detto che tutte le birre artigianali abbiano ingredienti inconsueti o siano di grado alcolico elevato; esistono in commercio anche birre più leggere e adatte ad un consumo quotidiano. Relegarle solo per arditi accostamenti culinari, potrebbe risultare oltremodo riduttivo.
Infine, potersi fregiare della caratteristica di birra artigianale, non coincide obbligatoriamente con la qualità del prodotto. Come in ogni cosa, esistono birre più o meno gradevoli.
Le migliori birre artigianali italiane
Stilare una classifica dei prodotti migliori può essere impegnativo poiché il proprio gusto potrebbe pesantemente influenzare il giudizio complessivo.
Ad ogni modo, per chi è amante delle Lager tedesche ed è alla ricerca di un sapore essenziale con un retrogusto di lievito può provare la birra “Uno” di produzione piemontese. Ne è creatore il birrificio Beba di Villar Perosa (TO) ed una birra adatta a molteplici abbinamenti culinari oppure ad un consumo solitario. Ad un primo sorso si avverte un sapore dolce, mielato, per virare con equilibrio verso un finale amaro in un tripudio di profumi.
Chi predilige, invece, una birra di carattere con una forte connotazione fruttata e un delicato sentore erbaceo, deve provare la birra “Babél” creata nel birrificio Foglie D’Erba di Forni di Sopra (UD); adatta al consumo quotidiano, perfetta con piatti di carne dal sapore più intenso, è anche indicata come aperitivo.
Da una materia prima tipicamente italiana come la castagna, nasce la produzione del Birrificio Malerba di Montella (AV) specializzato nel settore. Le castagne, ricche di amidi, sono degli ottimi sostituti dell’orzo e permettono la creazione di una birra dai profumi intensi di caramello e malto; al palato regalano una consistenza particolare con un gusto amarognolo.
La birra di castagne dell’Azienda Agricola Malerba è perfetta per accompagnare secondi piatti di carne e soprattutto formaggi erborinati.
Infine, gli appassionati delle birre più scure, potranno trovare grande soddisfazione nella “Nigredo” prodotta nel Birrificio italiano di Desio. Dal forte sentore di luppolo tostato che si lega in una magica alchimia con sentori di cacao e caffè, è perfetta per concludere degnamente una cena.