La domanda ricorrente che i possessori di una moto sinistrata si pongono è se sia possibile o meno smettere di pagare bollo e assicurazione dal momento che il veicolo è fermo o se si vuol vendere la moto sinistrata.
Infatti, potrebbe capitare di avere una moto parcheggiata, che quindi non viene utilizzata, ma per cui si devono comunque pagare le tasse.
Ecco perché abbiamo ideato questo post per fare un po’ di chiarezza e scoprire se sia possibile smettere di pagarle, quando si può farlo o perché non lo si può fare.
Cos’è il bollo moto
Il bollo moto è una tassa regionale che il proprietario del veicolo paga una volta all’anno, poiché la due ruote è iscritta al PRA.
L’imposta va versata per tutti i motocicli con cilindrata superiore ai 50 centimetri cubici e scade due volte l’anno: il 31 gennaio e il 31 luglio ma si ha tempo un mese per pagarlo.
Se lo si paga in ritardo si può incorrere nell’applicazione di una penale che prevede il pagamento di una sanzione amministrativa pari allo 0,1% della tassa per ogni giorno di ritardo.
La sanzione sale all’1,67% per un ritardo compreso tra i 30 e i 90 giorni, superati i tre mesi ammonterà al 3,75% dell’imposta originaria, dopo un anno scatterà una multa pari al 30% del tributo.
Si devono pagare bollo e assicurazione di una moto sinistrata?
Finché si è in possesso del veicolo, anche se non circolante, le tasse vanno pagate; l’alternativa è demolire la moto sinistrata, versando le targhe, o optare per la vendita.
Ricordiamo che il bollo è una tassa sul possesso e non sulla circolazione; quindi, anche se il mezzo è sinistrato, o chiuso in garage o impossibilitato a muoversi per qualunque motivo, la tassa va ugualmente pagata e il mancato pagamento della tassa comporta delle sanzioni.
Quanto costa il bollo della moto
Ovviamente, parliamo di una tassa variabile, che viene calcolata in base alla potenza effettiva della moto da strada espressa in kilowatt (kW), e alla sua classe ambientale (da Euro 1 a Euro 5).
Si può calcolare online sul sito dell’Agenzia delle Entrate: occorre inserire i dati indicanti il tipo di mezzo e il numero di targa, si ottiene così l’importo da versare.
Il bollo si può pagare allo sportello delle Poste Italiane con apposito bollettino, nei tabaccai convenzionati ed online.
Quando va in prescrizione il bollo moto sinistrata
La regione può contestare il mancato versamento dell’imposta entro tre anni di tempo.
Le richieste che superano questo tempo sono illegittime: se il ricevente della cartella esattoriale, non aveva ricevuto nessun sollecito entro i tre anni, ha il diritto di richiedere la sospensione.
Moto sinistrata: conviene venderla o demolirla?
Se abbiamo fra le mani una moto sinistrata occorre interrogarsi se sia meglio venderla o demolirla, in modo così di smettere di pagare bollo e assicurazione.
Un’opzione semplice sembrerebbe ripararla, ma molto spesso riparla può costare molto caro, superando addirittura il costo del veicolo stesso.
Per quanto riguarda la vendita si può optare per acquirenti privati o concessionarie, anche se esistono servizi di ritiro e acquisto moto incidentate che si occupano di espletare tutte le pratiche del caso e che offrono dei prezzi competitivi a prescindere dallo stato del proprio veicolo in modo da poter così monetizzare anche qualcosa.
Ricordiamo però che al momento della vendita occorre eseguire una piccola voltura, per cui bollo e assicurazione vengono sospesi.
L’atto di vendita deve essere registrato nell’archivio del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) ed al momento della vendita, il bollo deve essere già stato pagato ed essere ancora valido.
In alternativa c’è demolizione della moto che però richiede un esborso monetario: c’è un pagamento da effettuare che va da 13,50 euro di emolumenti ACI e fino a 48 euro di imposta di bollo, più il costo del trasporto della moto.