In ogni cucina professionale che si rispetti in cui c’è la necessità di affettare salumi freschi non possono assolutamente mancare le affettatrici, queste infatti diventano assolutamente indispensabili sia per ottimizzare i tempi lavorativi che per motivi tecnici, infatti l’affettatrice ci permette di affettare salumi, insaccati e formaggi con precisione ed in totale sicurezza. Iniziamo col dire che le affettatrici professionali e semiprofessionali si differenziano da quelle domestiche per i materiali che le compongono, infatti essendo macchinari destinati ad un uso prolungato richiedono l’impiego di materiali di alta qualità.
Le affettatrici non sono tutte uguali ma il modello varia a seconda dell’uso che se ne deve fare e la scelta varia a seconda del metodo di lavoro, delle dimensioni e tipologie di carni, formaggi o salumi da affettare.
Essenzialmente distinguiamo modelli a gravità da quelli verticali, ma quali sono realmente le differenze?
Affettatrice a gravità o affettatrice verticale: le differenze
Le prime domande da porsi per individuare velocemente le dimensioni più adatte al vostro ambiente di lavoro sono diverse, ma sicuramente la prima cosa da chiedersi è: cosa devo affettare?
Ora, a meno che non si ha già una certa conoscenza per esperienza personale la scelta non è sempre semplice, bisogna capire quale versione si adatta meglio al proprio caso, sarà più congeniale un affettatrice a gravità o un affettatrice verticale? Vediamo di capire bene le differenze:
- L’affettatrice a gravità è indicata per tagliare con maggiore velocità e con più frequenza soprattutto salumi e insaccati, ma è meno precisa rispetto al modello verticale. Si chiamano affettatrici a gravità perché il prodotto da tagliare viene spinto contro la lama per forza di gravità, il piano porta merce e la lama infatti sono inclinati di circa 45° in modo da consentire alle fette di scivolare direttamente nel vassoio in maniera spontanea senza l’intervento manuale dell’operatore, i modelli a gravità possono avere un affilatoio fisso o amovibile. Le affettatrici a gravità sono ideali anche per affettare salumi stagionati e prodotti duri come formaggio e pane.
- L’affettatrice verticale invece è un’affettatrice professionale indicata soprattutto per supermercati o esercenti che hanno la necessità di ottenere affettati perfetti. Nelle affettatrici verticali in piatto è completamente perpendicolare rispetto al piatto orizzontale ed entrambi sono posti in modo perpendicolare rispetto al piano di appoggio; il salume viene avvicinato alla lama con un piatto a doppio scorrimento che permette all’operatore di avvicinare il salume alla lama con molta più facilità. Inoltre, il piatto dispone di alcuni piolini che agganciano il salume dalla parte inferiore e di un braccio, detto “stringisalume” o “braccio pressamerce”, che lo aggancia nella parte alta per tenere ben fermo il prodotto cosa che consente all’operatore di lavorare in totale sicurezza. Le fette realizzate da questa tipologia di affettatrice sono molto sottili ecco perché dovranno essere accompagnate sin da inizio taglio tenendole con la mano o con una pinza, e poggiarle successivamente su di un piano o su della carta oleata specifica per salumi per evitare che si accartocci su se stesso.
Le affettatrici verticali sono più consigliate in caso di salumi di grandi dimensioni questo perché il peso eccessivo potrebbe, a lungo andare, causare il logorio del piatto e della lama compromettendone la funzionalità.
Insomma le differenze tra le due tipologia di macchine affettatrici sono abbastanza evidenti, una volta individuata la nostra necessità sarà abbastanza chiaro se acquistare un modello a gravità piuttosto che uno verticale.