Intolleranza al lattosio: cause, sintomi e rimedi

Che cos’è l’intolleranza al lattosio

Quando si parla di intolleranza al lattosio si intende una particolare reazione che si manifesta con una serie di disturbi, solitamente a livello gastrointestinale. Prima di descrivere le principali cause e i sintomi di questa problematica è necessario sottolineare che essa non va confusa con l’allergia. Le intolleranze, infatti, portano a una serie di reazioni come disturbi generali o specifici dell’organismo; le allergie, invece, presentano reazioni a carico del sistema immunitario e si presentano con sintomi gravi o molto gravi che possono sfociare nello shock anafilattico. Di seguito verranno evidenziate quali sono le cause che portano a questo tipo di problema e, successivamente, verranno evidenziati i sintomi e i possibili rimedi.

Le cause

I motivi per cui una persona può risultare intollerante al lattosio sono due e definiscono quelle che vengono comunemente intolleranza primaria e secondaria.

La corretta digestione del latte avviene grazie all’enzima lattasi: quando questo non viene prodotto per un difetto genetico si ha l’intolleranza di tipo primario. Un organismo che non produce lattasi mostrerà sintomi di intolleranza al lattosio sin dalla prima infanzia.

L’intolleranza di tipo secondario, invece, si può manifestare in qualsiasi periodo della vita. Si verifica quando si crea un abbassamento della funzionalità dell’enzima oppure una sua perdita temporanea.

I motivi che portano all’intolleranza secondaria possono essere diversi anche se il principale è relativo a una diminuzione dell’apporto di latte e latticini nella propria dieta. Un’interessante spiegazione di come possa verificarsi una situazione di intolleranza al lattosio di tipo secondario è riportata nel video di Focus Salute di Repubblica.it, all’indirizzo https://video.repubblica.it/focus/focus-salute-aumento-consumi-di-prodotti-senza-lattosio-intolleranze-o-moda-integrale/353745/354313.

L’intolleranza di tipo secondario può pertanto verificarsi in persone che non sono abituate a bere latte in maniera regolare o che non consumano latticini: l’enzima lattasi, infatti, viene prodotto dietro stimolo alimentare per cui, in carenza di questo, non ci sarà produzione enzimatica. Va sottolineato che in generale, dopo i primi sei mesi di vita, il latte non rappresenta più l’unica fonte di alimentazione, per cui i bambini hanno un naturale abbassamento della produzione dell’enzima.

Se, tuttavia, si continua ad assumere latte e si introducono latticini nella dieta, questa continua ad essere prodotta per garantire la corretta digestione di questi alimenti.

I sintomi

I principali sintomi di intolleranza al lattosio si verificano a livello intestinale. Quando, infatti, la lattasi non è presente, il lattosio presente nel latte non può essere correttamente scisso e digerito.

Si ricorda, inoltre, che il lattosio è uno zucchero per cui quando arriva nell’intestino, va a stimolare la fermentazione portando a fenomeni di meteorismo, flautolenza, diarrea e spossatezza. Si tratta di sintomi che possono essere comuni anche ad altre intolleranze nonché alla sindrome del colon irritabile. Questo significa che nel caso si verifichino questi problemi è fondamentale indagare ma non necessariamente si troverà che siano dovuti ad intolleranza al lattosio.

La valutazione della presenza o meno dell’intolleranza viene solitamente effettuata con il breath test. Si tratta di un esame che viene condotto sulla valutazione della concentrazione di idrogeno all’interno dell’aria emessa con la respirazione. Questo gas presenterà valori più o meno anomali in base al livello di intolleranza: è proprio la fermentazione anomala del lattosio, infatti, a sprigionare una maggiore quantità di idrogeno.

I risultati del breath test sono attendibili purché la preparazione a questo tipo di indagine venga effettuata in maniera precisa e dettagliata, seguendo quanto evidenziato dal medico curante.

I rimedi

Dunque come affrontare l’intolleranza al lattosio? Quando l’intolleranza al lattosio è di tipo primario non ci sono rimedi semplici: si dovrebbe ricorrere a integratori specifici che apportano lattasi all’organismo per permettere la corretta digestione di questo zucchero. Se, invece, ci si trova di fronte a un problema di intolleranza secondaria, si potrà puntare soprattutto sull’alimentazione, cercando dapprima di ridurre latte e latticini e, successivamente, di incrementare lentamente le quantità di questi alimenti in modo da stimolare la produzione della lattasi.

Ilian

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