Chi è che non ha mai sognato l’America? Certo, non è proprio dietro l’angolo, e c’è qualche pratica burocratica da sbrigare per poter partire, ma raggiungere gli Stati Uniti è l’ambizione della maggior parte degli italiani. Ma come fare per avere tutte le carte in regola e conoscere i passaggi da seguire per ottenere il visto o l’Esta?
Visto vs Esta
Prima del 2009 tutte le persone che dovevano recarsi nesti Stati Uniti, indipendentemente dallo scopo e dalla durata del viaggio, dovevano richiedere un visto USA tradizionale.
Ad oggi, invece, è fondamentale fare una distinzione da Visto ed Esta. Quest’ultimo, infatti, non garantisce permesso di soggiorno, ma solo un’autorizzazione con la quale si può viaggiare negli Stati Uniti, e soggiornarvi per non più di 90 giorni.
Il visto, invece, ti permette di soggiornare in terra straniera fino alla sua scadenza, e di e esercitare tutte le attività previste nel permesso stesso.
Se sei affetto dall’American Dream, dunque, devi avere ben chiaro la durata e lo scopo del tuo viaggio, perché c’è un permesso diverso per ogni evenienza. Se non sai da dove partire, e hai bisogno di fare chiarezza riguardo queste pratiche burocratiche, ci sono delle agenzie di consulenze e servizi in USA, nate con lo scopo di supportare il viaggiatore che vuole ricominciare una nuova vita oltreoceano o, semplicemente, fare una nuova esperienza fine a se stessa. Tra queste agenzie c’è anche quella di sandropagnotta.com, di grande aiuto per gli emigrati italiani.
Le varie tipologie di visti per gli USA
Oltre a visto ed Esta, c’è anche la green card, che ti consente di vivere, lavorare, e godere di tutti i diritti di cui godono i cittadini americani, escluso il diritto di voto, o il poter partecipare a concorsi per posizioni federali.
Il Governo Americano ha stilato una lista dei vari visti, in gruppi contraddistinti dalle lettere dell’alfabeto.
- Alla lettera W, ad esempio, corrisponde il visto Visa Waiver, o Esta, che permette di soggiornare per 90 giorni e non oltre.
- Alla lettera B, troviamo il visto per visite per affari, per contatti di business ma non per impieghi di lavoro, e il visto per visite per turismo.
- Alla lettera F, c’è il visto per studenti internazionali, per tutti gli studenti che frequentano college, università, scuola elementare privata, o corsi superiori alle 18 ore settimanali. Di questa categoria fa parte anche il visto per familiari a carico, che non hanno però l’autorizzazione a lavorare.
- Alla lettera J corrispondono tutti i visti relativi a studenti in programmi di scambio, designati dal dipartimento di Stato; ricercatori, professori; giovani “alla pari”; familiari a carico.
- Con la lettera M, sono evidenziati i visti di studenti in “vocational studies”, cioè corsi non accademici ma professionali; e visti per familiari a carico di soggetti con visto M.
- Il visto Q riguarda, invece, i partecipanti a scambi culturali designati dalla uscis (ex ins).
- Passando per la lettera H, troviamo i visti per impiego temporaneo in “specialityoccupations”, lavoratori temporanei con qualità e capacità richieste dagli USA, per apprendisti, o partecipanti a scambi speciali educativi, e per familiari a carico di soggetti sù citati.
- Il visto I si occupa dei rappresentanti di stampa o di mezzi di comunicazione.
- Il visto alla lettera L, invece, riguarda il dipendente in trasferimento “intra-company”, e i relativi familiari a carico.
- Alla lettera E troviamo i visti relativi al commercio, agli investimenti, e a tutto ciò che concerne gli scambi commerciali.
- AllaO, invece, corrispondono i visti per stranieri con straordinarie abilità nelle scienze, arti, educazione, business ed atletica; accompagnatori; familiari a carico di tali soggetti.
- La lettera P racchiude visti per atleti individuali o di squadra, artisti o intrattenitori, e sempre eventuali familiari a carico.
- · La lettera R, poi, si occupa dei membri del clero e dei loro familiari, mentre la lettera K prevede visti riservati a fidanzati di cittadini americani, e ai figli dei fidanzati.
Una vastità di visti, di lettere, di regole, tutte da studiare e visionare prima di fare un viaggio oltreoceano, perché è giusto che tu sappia come muoverti, per non rischiare di incombere in qualche inconveniente burocratico.