Auto km 0: la soluzione per chi vuole un’auto nuova durante la crisi dei chip

La pandemia con le sue chiusure e non solo ha causato l’arresto di diversi settori tra cui quello delle automobili: come? Proprio la chiusura di fabbriche e altri settori ha dato una battuta d’arresto alla produzione di chip, essenziali per la realizzazione di nuove auto. Come hanno reagito le persone? Trovando una soluzione che si è rivelata interessante sia a livello funzionale che economico: stiamo parlando delle auto a km 0. Ma entriamo nel dettaglio scoprendo tutto partendo proprio dalla crisi dei chip.

La crisi dei Chip: cos’è successo e perché colpisce il mondo dell’automobile

Se prima della pandemia si era registrato un crollo delle vendite, ora mancano anche i componenti per la produzione. Il giro di affari legato al settore dei componenti elettrici è in continuo aumento e questo porta però ad una riduzione di vendita delle auto. Perché? Le fabbriche specializzate nella realizzazione di chip stanno lavorando molto per recuperare gli arretrati e restare a pari con le richieste ma i ritmi sono insostenibili: per questo motivo il settore si trova ad affrontare una seconda crisi economica. La carenza dei semiconduttori che servono per la realizzazione dei sistemi elettronici nelle auto ha portato i consumatori a cercare una soluzione d’acquisto nelle auto usate, in quelle a km zero e nelle macchine a noleggio.

Secondo le previsioni il settore subirà un’ennesima battuta d’arresto nonostante il mercato delle auto sia ripartito, quello dei chip continua ad avere un equilibrio precario che porta inevitabilmente a ritardi nelle consegne. La crisi ha colpito prima la General Motors e Ford negli Stati Uniti per poi spostarsi a Nissan e Honda in Giappone; di riflesso la situazione sta causando molti problemi anche in Europa dove alcune fabbriche della Germania hanno addirittura dovuto chiudere per disoccupazione parziale. La stessa sorte è toccata a Spagna e Francia ma anche lo stabilimento Iveco di Brescia inizia a dare segni di cedimento per la mancanza di parti elettroniche.

Il risvolto della medaglia: il trionfo delle auto a km zero

Chi guadagna dalla crisi dei chip? Sicuramente le aziende specializzate nel settore della produzione dei componenti elettronici possono aumentare i prezzi e di conseguenza guadagnare di più; Ma non sono i soli: il settore delle automobili continua ad avere richiesta e le persone scelgono di ripiegare sull’acquisto di un’auto usata o ancor meglio di auto a km 0. Se è vero che si registra un -30% circa di immatricolazioni è anche vero che gli acquisti nel settore non si fermano: le persone interessate ad acquistare una nuova auto propendono per i modelli a km zero che poco si distinguono dalle auto nuove.

Perché acquistare un’auto a km 0

Chi ha urgenza e non può aspettare la risoluzione della crisi dei microchip ha una validissima alternativa: le auto a km zero. Ma perché sceglierle? Sono numerosi i motivi per acquistarne una, si tratta infatti di modelli praticamente nuove immatricolati dalle concessionarie per raggiungere un obiettivo di budget; per legge possono avere un massimo di 100 km e sono praticamente nuove. Questi modelli sono spesso full optional o comunque molto accessoriati; tra i vantaggi il primo è senza dubbio il prezzo: sembrerebbe da statistica che si possa acquistare un modello praticamente nuovo con sconti che superano il 25%! Altrettanto interessante è la tempistica di consegna: essendo già presenti in concessionaria vengono consegnate senza tempistiche di attesa lunghe, infatti possono essere vendute già in giornata. Le auto a km zero vengono vendute accompagnate da una garanzia che varia dai 12 ai 24 mesi a seconda della data di immatricolazione. Infine sottolineiamo la possibilità di acquistare auto con un bollo già pagato; spesso è la concessionaria stessa a provvedere sgravando di un costo l’acquirente. Se stai pensando di acquistarne una visita la sezione di vendita auto km 0 su www.fiatpavan.it.

Silvia

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